Dopo la realizzazione del pozzo, profondo 30m e lungo 40m, completato a fine febbraio, si sarebbe dovuto iniziare lo scavo in naturale dei circa 10m che separano la parete del pozzo dal punto in cui lo scavo della galleria lato Orleans si era dovuto fermare anni fa.
Ebbene, lo scavo di questi “ultimi” 10m non è mai cominciato perché ulteriori sondaggi del terreno hanno fatto ritenere i lavori troppo rischiosi, innanzitutto per i lavoratori, ma anche per la possibilità di nuovi, eventuali danni agli edifici in superficie.
Grazie Palermocity20 per le foto:
Come visibile dalle foto, il cantiere appare del tutto inattivo e la cosa più preoccupante è che a parte qualche organo di stampa a nessuno importa questa situazione.
Infatti nessuna notizia trapela da RFI o Italferr, ne tantomeno dal comune o dalla regione.
Quanto ancora dovremo aspettare per vedere finalmente la fine dei lavori?
Speravamo di essere riusciti a superare il problema, visto il procedere regolare dello scavo, ma a quanto pare ci eravamo illusi.
Buongiorno
Se il tema è il Passante Ferroviario anche in via Monti Iblei i lavori sono praticamente infiniti. Si riduce la carreggiata e si distrugge quello che era stato definito da poco: il marciapiede. Insomma alla Penelope. Si fa e si disfa. Il cittadino paga due volte la stessa cosa
Guardando dall’esterno Vicolo Bernava e lo spazio fra questo e Corso Camillo Finocchiaro Aprile forse era il caso di costruirci sotto la stazione “Olivuzza” che indubbiamente sarebbe stata molto più utile a molti più cittadini di quanto lo sarà mai la stazione “Imera”, se anche questa verrà mai completata.
@matrix mia!, hai ragione. e poi si lamentano della scarsa utenza.
un altro esempio è la nuova lolli, che si è scelto di realizzare in una specie di sgabbuzzino sotterraneo accanto al vecchio edificio, nel frattempo lasciato a marcire.
si poteva rimettere su il vecchio edificio come stazione, avrebbe dato prestigio all’intera linea, alla piazza e a tutto il quartiere, creando una nuova centralità.
la stazione imera? non so da chi verrà usata. lì non ci abita nessuno, è una specie di voragine su cui si affacciano le catapecchie residue del cortile cascino, il vicolo cieco di via colonna rotta e le baracche del mercato delle pulci in smantellamento.
Altra stazione pessima, quella di sferracavallo, che sorge in una strada senza marciapiedi né illuminazioni. pericolosissima specialmente di notte, per raggiungerla si deve camminare per centinaia di metri fra le sterpaglie.
il tutto con un treno all’ora, manco fossimo l’ultimo paesino della sicilia.
Assolutamente non d’accordo riguardo la stazione Imera. Si trova in una posizione baricentrica rispetto al quartiere Zisa, il tribunale, il Capo e la Cattedrale. Sicuramente una stazione utilissima a residenti e turisti.
Molto dipenderà dal progetto di integrazione con le importanti vie circostanti (avrà un accesso da corso Amedeo?) e dalla rigenerazione urbana di quell’area enorme. Cosa si farà, non ci è dato saperlo…
a51t0,
finora tutte le stazioni del passante sono state fatte senza integrare un bel niente. ecco perché ho molti dubbi sull’imera. se invece faranno un buon lavoro, allora mi ricrederò, ma sulla linea ci sono abbastanza esempi di stazioni nel deserto. solo a distanza di molti anni stanno parzialmente creando viabilità du alcuni tratti, non tutti, di solettone. accantonato anche il progetto notarbartolo, che avrebbe creato nuova viabilità su quella stazione sfruttando il solettone.
La copertura di Notarbartolo sarebbe un’opera potenzialmente grandiosa. Fatta bene, si intende.
carissimi amici il tema delle medie e grandi opere pubbliche e una nota dolorante in Italia . Sono un operatore del settore da 40 anni , purtroppo le progettazioni spesso assegnate per meriti politici e non tecniche sono approssimative e incomplete per cui spesso ci si imbatte in sorprese che i tecnici incaricati dalla committenza non sono in grado di risolvere tradotto in parole povere le opere durano all’ infinito le imprese falliscono e i cittadini pagano
Purtroppo la stazione Lolli è stata venduta ben prima della progettazione della fermata Lolli. Adesso è della LUMSA cge sta realizzando il suo campus…e chiamali fessi!
La stazione Sferracavallo avrebbe bisogno di un collegamento con la borgata, che dovrebbe realizzare il comune di Palermo. (aspettiamo con ansia che si insedii il nuovo sindaco. Come dite? Già si è insediato? Ma no!!! Ha già…ora ricordo il raddoppio degli emolumenti….)
Inoltre andrebbe aumentata la frequenza a xdue treni l’ora…ma questo dipende esclusivamente dalla regione Sicilia (vai Schifani, gli amici di Villabate sono tutti con te!” E anche gli amici degli amici a cdire il vero!)
Purtroppo la stazione Lolli è stata venduta ben prima della progettazione della fermata Lolli. Adesso è della LUMSA cge sta realizzando il suo campus…e chiamali fessi!
La stazione Sferracavallo avrebbe bisogno di un collegamento con la borgata, che dovrebbe realizzare il comune di Palermo. (aspettiamo con ansia che si insedii il nuovo sindaco. Come dite? Già si è insediato? Ma no!!! Ah si….ora ricordo; il raddoppio degli emolumenti….)
Inoltre andrebbe aumentata la frequenza a due treni l’ora…ma questo dipende esclusivamente dalla regione Sicilia (vai Schifani, gli amici di Villabate sono tutti con te! E anche gli amici degli amici a cdire il vero!)
Possibile che per i lavori della fermata Lazio/Alpi devono distruggere tutta la vegetazione allo spartitraffico di viale delle Alpi ?
Ad ogni modo rammaricato per lo stop dei lavori della galleria Bernava.
Se il problema e’ il rischio per gli operai allora si dovrebbe ricorrere a qualcosa che consenta di scavare con le macchine escavatrici in basso ma con il personale che sta in superficie.
Dovranno pur trovare un’altra soluzione o qui rimarra’ a binario unico per sempre.